Nell’ultimo mese vi sono state numerose proteste e rimostranze, alcune peraltro ad evidenza pubblica sui quotidiani locali anche grazie al Comitato Città Futura San Giorgio di Nogaro, del quale siamo sostenitori attivi,
relativamente a possibili criticità di tipo politico e amministrativo/giuridico collegate all’assegnazione di alcuni contributi economici nei confronti delle associazioni culturali locali (una nella fattispecie).
Evidenziamo e sottolineiamo, sentiti i “rumors da bar” rispetto ai commenti di esperti politici difensori “a prescindere”, alcuni dei quali pure schierati politicamente dalla parte opposta dell’attuale maggioranza (??.. ), che il problema NON è né l’assegnazione del contributo (c’è un regolamento in merito) né tantomeno l’entità del contributo (anche se qui incide in qualche modo), bensì la possibilità o meglio l’OPPORTUNITA’ che un Amministratore locale valuti, decida ed assegni il contributo economico ad un’associazione alla quale è legatissimo e nella quale (attendiamo smentite se del caso) ha storicamente un ruolo attivo, esso sia formale o meno.
A seguito di ciò, visti i solleciti da parte di numerosi cittadini e associazioni particolarmente infastiditi da questi fatti, come consiglieri comunali e come cittadini abbiamo deciso di approfondire la vicenda. Come? utilizzando il legittimo strumento di accesso agli atti secondo un principio importante ben evidenziato in varie normative e regolamenti:
- ai sensi del vigente Statuto Comunale, art. 14 – Diritti e doveri dei consiglieri – comma 7 ed ai sensi del comma 2 art 43 del Dlgs 267/2000 “I consiglieri hanno diritto di ottenere dagli uffici comunali, nonché da quelli delle aziende e degli enti dipendenti, i documenti e le informazioni in loro possesso, utili all’espletamento del proprio mandato…”
- ai sensi dell’art. 22 L.241/1990 “L’accesso ai documenti amministrativi, attese le sue rilevanti finalità di pubblico interesse, costituisce principio generale dell’attività amministrativa al fine di favorire la partecipazione e di assicurarne l’imparzialità e la trasparenza.
Pertanto, il giorno 25 gennaio u.s., con comunicazione formale, abbiamo chiesto tutti gli atti e documentazioni ufficiali collegati al caso in questione.
Ad oggi, dopo 9 giorni, non abbiamo ancora ricevuto ancora alcun riscontro, consapevoli comunque atto che il Comune ha 30 giorni di tempo per ottemperare obbligatoriamente alla nostra precisa richiesta.
Fa specie comunque che, al contrario di altre discussioni avute in questi mesi per le quali Sindaco Mattiussi, Giunta e loro sostenitori ci rispondevano, argomentando, in tempo quasi reale, su questo particolare caso, vige tutt’ora un silenzio assordante che forse lascia trapelare un certo imbarazzo.
Davide Bonetto
Cristina Pittis