Care, cari
durante i giorni scorsi avrete letto sulla stampa locale alcune domande e richieste di informazione sull’avanzamento dell’iter della Variante n.44 al Piano Regolatore Comunale. Ieri sera in Consiglio comunale ho riscontrato a tali dubbi – purtroppo, visto l’argomento tecnico, in maniera molto complessa ed articolata – illustrando esaustivamente la cronistoria dettagliata del complicato iter di questa variante durante tutto il 2016 e sottolineando gli avvenimenti che di fatto hanno rallentato le procedure burocratiche come ad esempio il ricevimento di alcuni pareri ambientali (da parte di vari enti pubblici interessati) con vari mesi di ritardo.
C’è stato in particolare un oggetto specifico, il quale ha richiesto tempi e modi “speciali”, frenando di conseguenza l’iter dell’intera variante: mi riferisco alla “ripianificazione” delle aree poste alla foce del Fiume Corno (circa 5 ettari), attraverso la riclassificazione, mediante stralcio di porzione di territorio, da zona “D1”, per insediamenti industriali di interesse regionale (“Z.I.A.C.”), in zona “L2” per attrezzature portuali di interesse comunale.
Ritenendo sostanziale e fondamentale il punto sulla ripianificazione delle aree poste alla foce del Corno, come Amministrazione comunale ci siamo spesi con determinazione e responsabilità al fine di addivenire alla definitiva risoluzione di tale datata vicenda.
In merito, grazie alla proficua collaborazione dell’Amministrazione con il Consorzio per lo Sviluppo Industriale del Friuli Centrale (ZIU) (succeduto territorialmente al Consorzio Aussa Corno -in liquidazione – in termini di pianificazione urbanistica) verranno stipulate nelle prossime settimane le “intese” definitive tra i due enti mettendo la parola “fine” ad un tema rimasto aperto troppo tempo. Questo di fatto sbloccherà definitivamente la Variante n.44 al Piano che vedrà conseguentemente”la luce” entro febbraio.
La velocità di azione e la tempestività sono caratteristiche essenziali e necessarie in tutti i campi, è sacrosanto, vi sono ciò nonostante delle eccezioni che richiedono prudenza e pazienza, soprattutto in materia di pianificazione ed urbanistica. Nel nostro caso, ripeto, non potevamo permetterci di fallire uno solo degli impegni che ci eravamo presi con i cittadini.
Avremo certamente accumulato qualche mese di ritardo, questo va detto, tuttavia al contempo abbiamo guadagnato certezze risolvendo definitivamente un problema bloccato da molti anni ridando di conseguenza futuro e prospettive alle tre nautiche da diporto insediate alla foce del Fiume Corno.
Credo si siano dimostrate quindi, in un contesto storico debole in termini di fiducia nella politica e nella pubblica amministrazione, credibilità e risolutezza.
A presto.
Un saluto
Davide